I rettili del Monte Pisano
I rettili sono vertebrati a sangue freddo (ectotermi) con il corpo ricoperto di squame. In genere trascorrono l’autunno e l’inverno inattivi (ibernazione) in rifugi sotterranei o tra le pietre, in questo periodo alcuni animali possono talvolta uscire in caso di bel tempo. Con l’arrivo della primavera iniziano a uscire dai loro rifugi. Nei mesi più caldi e secchi alcune specie possono anche avere un periodo di inattività (estivazione). La maggior parte dei rettili è ovipara, depone uova con guscio sottoterra o tra le rocce in luoghi protetti.
Sul Monte Pisano abitano con certezza almeno 11 specie di rettili: 5 serpenti e 6 sauri.
Oltre a queste specie autoctone possono essere presenti anche alcune testuggini alloctone, in particolare la testuggine palustre dalle orecchie rosse (Trachemys scripta) di origine americana, diffusa in Europa come “animale domestico”, e la testuggine di Hermann (Testudo hermanni) che invece è italiana, ma in Toscana è presente allo stato naturale solo in alcune zone meridionali. Le testuggini presenti sul Monte Pisano sono animali domestici fuggiti dalle case o abbandonati dai loro proprietari.
I serpenti presenti sul Monte Pisano sono: il colubro di Ricciòli (Coronella girondica), il colubro liscio (Coronella austriaca), il biacco (Hierophis viridiflavus), la natrice dal collare (Natrix helvetica) e il saettone (Zamenis longissimus).
ATTENZIONE! – Alcuni serpenti, in particolare i colubri e la natrice, possono essere confusi con la vipera che è un serpente velenoso, ma sul Monte Pisano non ci sono vipere! Le vipere sono assenti in tutta la fascia compresa tra il Serchio e l’Arno e tra la costa e il Monte Pisano. Il perché di questa assenza è ipotizzato in questo articolo del nostro erpetologo Marco A. L. Zuffi e colleghi.
I sauri (lucertole) presenti sul Monte Pisano sono: la lucertola campestre (Podarcis siculus), la lucertola muraiola (Podarcis muralis), il ramarro (Lacerta bilineata), il geco comune (Tarantola mauritanica), la luscengola (Chalcides chalcides) caratterizzata da zampe piccolissime, e l’orbettino (Anguis veronensis) privo di zampe.
Le zampe, quindi, non fanno la lucertola! Le lucertole, infatti, non si distinguono dai serpenti per la presenza di zampe, bensì per le palpebre mobili e per le squame ventrali simili a quelle dorsali. I serpenti, invece, hanno le palpebre fuse e trasparenti a “vetrino di orologio”, quindi gli occhi sembrano sempre aperti, e hanno le squame ventrali più grandi di quelle dorsali. Inoltre le lucertole cambiano la pelle a piccoli lembi, mentre i serpenti cambiano tutta la pelle del corpo in una volta sola.
- BIACCO (Ph. M. Zuffi)
- SAETTONE (Ph M. Zuffi)
- COLUBRO LISCIO (Ph. M. Zuffi)
- COLUBRO DI RICCIOLI (Ph. M. Zuffi)
- NATRICE (Ph S. Sorbi)
- NATRICE contro RANA VERDE (Ph M. Carmassi)
- LUCERTOLA CAMPESTRE (Ph M. Zuffi)
- LUCERTOLA MURAIOLA (Ph M. Zuffi)
- RAMARRO (Ph M. Zuffi)
- GECO (Ph S. Sorbi)
- GECO (Ph S. Sorbi)
- GECO (Ph S. Sorbi)
- GECO (Ph S. Fornasiero)
- ORBETTINO (Ph P. Scaglia)
- ORBETTINO (Ph F. Pupin)
- LUSCENGOLA (Ph M. Zuffi)
I SERPENTI DEL MONTE PISANO
Biacco (Hierophis viridiflavus)
ASPETTO: taglia medio-grande (100 – 170 cm). Gli adulti hanno il ventre giallo chiaro o crema, raramente con macchie scure e il dorso scuro, da nero a verdastro, con macchie chiare, gialle o biancastre; nella porzione anteriore i colori sono disposti in bande trasversali che si allungano progressivamente fino a trasformarsi in 4-6 strie longitudinali sulla coda. I giovani, invece, hanno la stessa colorazione gialla e nera degli adulti solo sul capo; mentre il corpo ha un colore verde oliva chiaro, con il disegno a bande che si fa più evidente con l’avanzare dell’età, a partire dal collo in direzione della coda.
HABITAT: prati e boschi.
COMPORTAMENTO: veloce e agile, capace sia di arrampicarsi sugli alberi sia di nuotare. Piuttosto aggressivo, morde se minacciato; inoltre se viene catturato si agita moltissimo dando frustate con la coda, da cui il nome locale di frustone.
STRATEGIA DI PREDAZIONE: inghiotte le prede ancora vive.
DIETA: si nutre principalmente di altri rettili (lucertole ma anche altri serpenti), ma anche di piccoli mammiferi (topi, arvicole e ratti giovani), uccelli e uova. I giovani possono catturare anche grossi insetti.
RIPRODUZIONE: specie ovipara; la femmina depone da 3 a 9 uova (bianche con macchioline scure a forma di stella) in anfratti, rifugi, o sotto mucchi di vegetazione morta, talvolta anche all’interno di abitazioni.
Saettone (Zamenis longissimus)
ASPETTO: ha una lunghezza media di circa 150 cm, ma può raggiungere anche i 2 m. Gli adulti hanno il dorso con una colorazione uniforme, generalmente bruno-verdastra, spesso con piccole macchie bianche sui fianchi e sul dorso (in genere nella seconda porzione del corpo); e il ventre più chiaro di colore giallo-verdastro. I giovani, invece, hanno il dorso verde chiaro fittamente macchiato di scuro. Sul capo spiccano due macchie gialle ai lati del collo e una striscia nera che unisce l’occhio all’angolo della bocca.
HABITAT: boschi.
COMPORTAMENTO: agile, veloce e semiarboricolo, cioè capace anche di arrampicarsi sugli alberi e sui cespugli. Prevalentemente diurno, può essere attivo anche di notte durante i mesi più caldi. Ha un temperamento mite e raramente morde si disturbato.
STRATEGIA DI PREDAZIONE: è un serpente costrittore che uccide la preda stritolandola con il corpo.
DIETA: si nutre principalmente di uova e nidiacei di uccelli, ma anche di micromammiferi e di altri rettili.
RIPRODUZIONE: specie ovipara, la femmina depone da 5 a 12 uova all’interno di tane abbandonate di roditori o altre cavità sotterranee.
CURIOSITÀ: è detto anche colubro di Esculapio dal nome della divinità greca della medicina, rappresentata con un bastone sul quale è intrecciato un serpente. Secondo la mitologia il bastone aveva poteri terapeutici ed era capace di guarire ogni malattia. Il serpente, con la sua muta simbolo di rinnovamento e di rinascita, rappresentava la guarigione. Tale bastone è ancora oggi usato come simbolo dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.
Natrice dal collare (Natrix helvetica)
ASPETTO: ha un corpo robusto abbastanza lungo. Le femmine possono raggiungere i 180 cm di lunghezza (il record è di 200 cm!), mentre i maschi superano raramente i 90 cm. Il dorso è grigio-verde con macchie scure, di maggiori dimensioni sui fianchi, minori e irregolari sul dorso (almeno in Italia centrale). Il ventre ha un’ornamentazione a scacchiera bianca e nera. Dietro la testa spicca, da ciascun lato, una macchia gialla a forma di mezzaluna, seguita da una macchia scura: è questo il tipico collare da cui prende il nome la specie. La macchia gialla, molto evidente nei giovani, tende a sbiadire con l’età così che, negli individui più grandi, il collare è formato solo dalle macchie nere. Le squame sopralabiali sono bordate sul lato posteriore da un baffo nero molto evidente, mentre la squama sopraoculare sporgente dona all’animale una tipica espressione.
HABITAT: prati e ambienti acquatici, da cui il nome locale di biscia d’acqua.
COMPORTAMENTO: abile nuotatrice. Specie timida e non aggressiva, quando è disturbata fugge; se viene minacciata soffia molto rumorosamente e si lancia verso l’aggressore, ma quasi mai mordendo; oppure può fingersi morta (tanatosi): si abbandona sul terreno a pancia all’aria con la lingua penzolante fuori dalla bocca spalancata, emettendo saliva e persino gocce di sangue. Se catturata rilascia un liquido fetido secreto dalle ghiandole cloacali, misto a feci, dall’odore molto persistente.
STRATEGIA DI PREDAZIONE: inghiotte le prede ancora vive.
DIETA: si nutre soprattutto di girini, anfibi adulti e pesci; ma non disdegna neanche lucertole, piccoli mammiferi e uccelli.
RIPRODUZIONE: specie ovipara, la femmina depone da 5 a 60 uova sotto mucchi di vegetazione in decomposizione, in tane o in anfratti delle rocce. Le femmine possono compiere spostamenti notevoli per raggiungere i siti riproduttivi, dove talvolta più individui possono deporre in nidi comuni, formando covate di centinaia di uova. Anche l’accoppiamento avviene in gruppi che possono arrivare a contare fino a 60 individui.
Colubro di Ricciòli (Coronella girondica)
ASPETTO: specie di piccole dimensioni che non supera di 70 cm di lunghezza. GLI adulti hanno il dorso brunastro con sfumature ocra o rosate e con barre trasversali bruno nerastre, una caratteristica briglia scura sul muso e il ventre a scacchi neri e bianchi; mentre i giovani tendono ad avere una colorazione grigio chiaro con macchie nere più marcate.
HABITAT: zone rocciose, muretti a secco, ma anche bordi di campi, prati e oliveti.
COMPORTAMENTO: elusivo, tranquillo e lento; trascorre la maggior parte del giorno nascosto sotto pietre o in altri luoghi; è attivo soprattutto all’alba e al tramonto; durante i mesi più caldi anche di notte. Si può osservare mentre si arrampica su muretti a secco o pietraie, in cerca di prede nascoste nelle loro tane; oppure mentre caccia gechi in prossimità di luci artificiali. Se minacciato non morde, preferisce appiattire la testa per imitare una vipera oppure rilasciare degli escrementi puzzolenti.
STRATEGIA DI PREDAZIONE: inghiotte le prede ancora vive.
DIETA: si nutre principalmente di lucertole, di altri piccoli rettili (orbettini e gechi) e delle loro uova; più raramente anche di piccoli mammiferi, nidiacei di uccelli, insetti e giovani di altri serpenti.
RIPRODUZIONE: specie ovipara, la femmina depone da 3 a 8 uova.
Colubro liscio (Coronella austriaca)
ASPETTO: specie di piccole dimensioni che non supera di 75 cm di lunghezza. Gli adulti hanno il dorso bruno-rossiccio con una serie di macchioline più scure, una banda scura sulla testa che attraversa l’occhio e raggiunge la narice e l’apice del muso e il ventre scuro con macchioline chiare; mentre i giovani hanno il ventre giallo o arancione.
HABITAT: zone rocciose, muretti a secco, ma anche bordi di campi, prati e oliveti.
COMPORTAMENTO: elusivo, diurno e crepuscolare, si può incontrare all’aperto anche con tempo coperto e umido. È piuttosto difficile da osservare sia per dimensioni ridotte sia perché trascorre molto tempo immobile in termoregolazione o in agguato seminascosto fra gli arbusti. Se minacciato può mordere.
STRATEGIA DI PREDAZIONE: è un serpente costrittore che uccide la preda stritolandola con il corpo e utilizzando anche un debole veleno ad azione neurotossica (non pericoloso per l’uomo) prodotto dalle ghiandole di Duvernoy*.
DIETA: si nutre di piccoli rettili e loro uova, micromammiferi, invertebrati e nidiacei di uccelli a terra
RIPRODUZIONE: specie ovovivipara, la femmina, dopo 2 – 4 mesi di gestazione, partorisce da 5 a 10 piccoli completamente sviluppati, lunghi 12 – 20 cm.
*Le ghiandole di Duvernoy sono ghiandole presenti in alcune specie aglife (cioè senza dentatura specializzata per iniettare il veleno) contenenti veleno. Sono posizionate sul labbro superiore posteriormente agli occhi, secernono una sostanza cremosa attraverso un dotto che sbuca all’estremità posteriore dell’osso mascellare, senza essere in connessione con nessun dente; inoltre, non vi è una struttura che fa da serbatoio, né muscolatura che ne favorisca la secrezione. Il veleno fuoriesce lentamente dalle ghiandole e, mescolandosi alla saliva, penetra nel corpo della preda attraverso le ferite provocate dai denti: questa è la motivazione principale per cui la preda viene trattenuta fortemente e morsicata per molto tempo. La funzionalità di queste ghiandole, presenti in vari colubridi, è stata studiata sia nella natrice tassellata sia nel colubro liscio. I veleni prodotti da queste due specie non sono pericolosi per l’uomo.
I SAURI DEL MONTE PISANO
Lucertola campestre (Podarcis siculus)
ASPETTO: ha una lunghezza complessiva di 15 – 25 cm. Ha un corpo snello con una lunga coda. I maschi hanno il dorso di colore variabile dal verde al bruno con ornamentazioni nere e azzurre e il ventre chiaro. Le femmine e i giovani hanno una colorazione più mimetica.
HABITAT: prati, rocce, muretti.
COMPORTAMENTO: veloce e agile, amante del sole. Capace di nuotare, sebbene eviti di entrare in acqua. I maschi adulti sono territoriali e si scontrano tra di loro.
DIETA: si nutre di artropodi, piccoli molluschi e, a volte anche di polline, frutti e germogli.
RIPRODUZIONE: specie ovipara; la femmina depone dalle 2 alle 12 uova nella vegetazione fitta, in buche nel terreno o sotto i sassi.
Lucertola muraiola (Podarcis muralis)
ASPETTO: ha una lunghezza complessiva di 13 – 18 cm. Ha un corpo snello con una lunga coda. I maschi hanno il ventre biancastro con macchiette più scure e il dorso di colore bruno verdastro con ornamentazioni scure di vario tipo. Le femmine e i giovani hanno una colorazione più mimetica e sono caratterizzati da strisce laterali continue di color bruno scuro.
HABITAT: prati, rocce, muretti.
COMPORTAMENTO: veloce e agile, amante del sole. Capace di nuotare, sebbene eviti di entrare in acqua. I maschi adulti sono territoriali e si scontrano tra di loro.
DIETA: si nutre di artropodi, piccoli molluschi e, a volte anche di polline, frutti e germogli.
RIPRODUZIONE: specie ovipara; la femmina depone, solitamente due volte all’anno, da 2 a 10 uova che si schiudono tra luglio e settembre.
Ramarro (Lacerta bilineata),
ASPETTO: ha una lunghezza complessiva di 25 – 35 cm. Ha un corpo abbastanza robusto con una lunga coda. È caratterizzato da un vivace colore verde smeraldo e, durante il periodo riproduttivo, da una gola blu nei maschi e celeste nelle femmine.
HABITAT: prati, rocce, muretti.
COMPORTAMENTO: veloce e agile, amante del sole capace anche di arrampicarsi e di nuotare. I maschi adulti sono territoriali e si scontrano tra di loro.
DIETA: si nutre di invertebrati, di piccoli vertebrati tra cui, talvolta, anche di lucertole, raramente di frutta.
RIPRODUZIONE: specie ovipara; la femmina depone da 5 a 25 uova in un nido scavato nel terreno a circa 10 cm di profondità.
Luscengola (Chalcides chalcides)
ASPETTO: ha una lunghezza complessiva di 15 – 30 cm. È caratterizzata da un corpo serpentiforme con zampe piccolissime che non usa per la locomozione, quindi striscia. Ha il dorso bruno-grigiastro spesso con linee scure longitudinali soprattutto nelle femmine.
HABITAT: prati e radure.
COMPORTAMENTO: abbastanza agile e veloce. I maschi adulti sono territoriali e si scontrano tra di loro.
DIETA: si nutre di artropodi, anellidi e piccoli molluschi.
RIPRODUZIONE: specie vivipara; le femmine trattengono da 3 a 18 cuccioli all’interno del corpo e li alimentano con le sostanze nutritive di una specie di placenta (placentotrofia); quando poi vengono partoriti cono già sviluppati e indipendenti.
Orbettino (Anguis veronensis)
ASPETTO: ha una lunghezza di 20 – 30 cm. È privo di arti e quindi striscia. È di colore grigio bruno, talvolta con 1 – 4 strie longitudinali scure.
HABITAT: terreni umidi, cespugliato e margine di boschi.
COMPORTAMENTO: elusivo, abbastanza lento, attivo fino al crepuscolo, predilige luoghi umidi ed esce anche nelle giornate fresche e di pioggia. I maschi adulti sono territoriali e si scontrano tra loro.
DIETA: si nutre di artropodi, molluschi, anellidi e a volte anche di serpentelli, piccole lucertole e rane.
RIPRODUZIONE: specie ovovivipara; le femmine partoriscono da 4 a 26 cuccioli avvolti in una membrana da cui escono già indipendenti.
Geco (Tarentola mauritanica)
ASPETTO: corpo tozzo e appiattito lungo fino a 14 cm. Ha una colorazione mimetica grigio-bruna e può cambiare la sua colorazione dorsale in risposta alle condizioni ambientali nel giro di un’ora, in modo analogo a ciò che avviene nel famoso camaleonte, ma anche in alcuni altri rettili. Nella maggior parte dei rettili il cambiamento di colore è associato alla regolazione della temperatura corporea (termoregolazione); mentre nel geco sembra che il cambiamento avvenga in risposta alla luce e al substrato su cui si trova probabilmente con funzione antipredatoria.
HABITAT: case, ruderi, stalle, pietraie.
COMPORTAMENTO: agile predatore notturno che, grazie alle dita dotate di lamelle adesive, si muove facilmente sui muri sia in verticale sia a testa in giù. A volte può uscire anche di giorno per scaldarsi al sole (termoregolazione).
DIETA: si nutre principalmente di insetti notturni e di ragni.
RIPRODUZIONE: specie ovipara; la femmina depone generalmente 2 uova nelle crepe dei muri e può adottare un comportamento difensivo nei confronti del nido.
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