Dietro alle quinte dell’inaugurazione
– Il dietro alle quinte di un’inaugurazione: un punto di vista particolare e ravvicinato di chi ha vissuto i preparativi giorno dopo giorno, mese dopo mese, per più di un anno.
E’ proprio il caso di dirlo, un Galleria “non si allestisce in un giorno”! –
Una giornata “bella, anche se non meteorologicamente” (per usare le parole del Rettore) è stata quella dell’inaugurazione. Bella, speriamo, per le persone intervenute per assistere al taglio del nastro della nuova galleria dei mammiferi; bella sicuramente per noi, che ci preparavamo a quel momento dal dicembre 2016, quando è stato firmato l’atto di donazione della collezione Barbero. Ormai da mesi tra le pareti della Certosa regnava un’atmosfera frenetica: sospinti dagli operai, i mammiferi vagavano su e giù per i corridoi fino alla collocazione finale; i curatori si mescolavano agli ungulati, trascorrendo le giornate di questo gelido febbraio senza stufa, ad armeggiare con portatili di fortuna mentre sovrintendevano ai lavori; le vetrine comparivano dal nulla come in un labirinto degli specchi, e negli uffici i telefoni squillavano senza sosta mentre gli amministratori sbrigavano le ultime pratiche e gli addetti alla comunicazione ricevevano e inviavano valanghe di e-mail.
Il giorno dell’inaugurazione comincia prestissimo, con l’arrivo sin dal mattino delle troupe televisive e dei giornalisti. La cerimonia è prevista per le 16,00: la giornata si prospetta soleggiata, ma nel volgere di qualche ora, giusto in tempo per l’arrivo dei primi visitatori, si smentisce. Il cielo si copre di nubi e si scatena un autentico diluvio misto a un vento di tempesta che strappa gli ombrelli dalle mani. Fortunatamente, il meteo avverso non è bastato a scoraggiare i numerosi visitatori che hanno letteralmente invaso la nuova Galleria dei mammiferi, occupando ogni centimetro disponibile, tanto che a momenti pareva che fossero gli ungulati a osservare la varietà umana affacciandosi dalle vetrine; ce n’erano “solo” 174 nei 60 metri di galleria, mentre transitavano di fronte a loro oltre 600 persone!
L.B.
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