Cosa succede al Museo quando è chiuso?
Cosa succede al Museo quando le sue sale sono chiuse ai visitatori?
Da un anno a questa parte, noi che lavoriamo al Museo ci sentiamo spesso porre questa domanda. La risposta è molto semplice: i lavori e le attività al Museo procedono in tutta normalità, con i soliti ritmi, anche a porte chiuse.
Negli uffici, nei laboratori, nell’acquario e nelle nuove sale, ora come prima il personale del Museo continua a lavorare portando avanti i tanti progetti in corso e ideandone di nuovi per il futuro.
Il Museo è un sistema complesso che prevede moltissime attività. Le esposizioni e le attività al pubblico sono certamente gli aspetti più visibili ma le funzioni del Museo sono molteplici e molte altre mansioni restano spesso “invisibili” al pubblico. Dalla cura delle collezioni e dell’acquario, alle ricerche, agli allestimenti, all’organizzazione di eventi e attività didattiche, ai progetti che si portano avanti in collaborazione con il territorio, ai progetti di restauro edilizio, alla cura degli spazi verdi, fino all’attività amministrativa, come in un organismo vivente all’interno del Museo ogni attività concorre al buon funzionamento del tutto.
In questi giorni in cui il Museo è chiuso al pubblico abbiamo deciso di accompagnarvi in un piccolo tour dietro alle quinte per scoprire quella che è una normale giornata al Museo. Con qualche piccola anteprima di ciò che accadrà nei prossimi mesi!
Le collezioni: il cuore del Museo
Il Museo custodisce preziose collezioni di mineralogia, paleontologia e zoologia. Raccolte in oltre 400 anni di storia, queste collezioni hanno oggi un grande rilievo storico e scientifico. Tutti i giorni i conservatori del Museo si prendono cura di queste collezioni e si occupano di studiare, catalogare e gestire i reperti.
- Elena Bonaccorsi mentre analizza campioni in polvere di minerali con il diffrattometro a raggi X.
- Simone Farina mentre misura un cranio di leone della collezione storica.
- Marco Dellacasa mentre determina materiale entomologico da inserire in collezione.
- Chiara Sorbini mentre cataloga reperti fossili (pesci di Bolca).
Le esposizioni: dove il Museo incontra le persone
Le esposizioni sono forse il principale punto di contatto tra il Museo e i visitatori e la realizzazione di un nuovo allestimento richiede una progettazione in cui sono coinvolte molte professionalità. La parte più creativa di questo lavoro è affidata al team del restauro, che si occupa di immaginare e realizzare concretamente i nuovi allestimenti. Vi possiamo finalmente svelare una delle prossime novità: in questo momento il personale sta lavorando all’allestimento di una nuova sala dedicata alla biodiversità nel mondo, dove sarà possibile attraversare gli ambienti dei diversi continenti fino a trovarsi faccia a faccia con un elefante a grandezza reale!
- Pietro Begliomini mentre lavora all’allestimento della nuova Sala della biodiversità.
- Chiara Gelli mentre lavora all’allestimento della nuova Sala della biodiversità.
- Beatrice Consani e Monica Cappellini mentre preparano le piante che andranno nei diorami della nuova Sala della biodiversità.
- Maurizio Badame mentre lavora all’allestimento della nuova Sala della biodiversità.
L’acquario: la cura quotidiana degli animali vivi
L’acquario del Museo, con centinaia di animali vivi, richiede una presenza costante per la cura e il benessere degli animali. Oltre alla consueta manutenzione delle vasche, il team che si occupa dell’acquario in questo momento sta lavorando intensamente ad un nuovo progetto di riallestimento. Il rinnovamento dell’acquario permetterà di mostrare gli ambienti di vita di molte specie di pesci e di evidenziare l’importantissima funzione che gli acquari possono avere per la conservazione e per l’educazione alla salvaguardia della biodiversità.
- Paola Nicolosi mentre progetta i lavori di rinnovamento dell’acquario.
- Alessandro Pancrazzi mentre si occupa della pulizia di una delle vasche dell’acquario.
- Matteo Lucarelli mentre trasferisce alcuni Tropheus in una delle nuove vasche dell’acquario.
- Lorenzo Tarocchi mentre si occupa dell’allestimento delle nuove vasche dell’acquario.
L’area educativa: il Museo per tutti
La missione dei Servizi educativi del Museo è quella di rendere il Museo accessibile a tutti, sperimentando attività e linguaggi diversi e adatti a diverse tipologie di pubblico. In questo delicato momento in cui non è possibile organizzare incontri in presenza, i Servizi educativi del Museo non si scoraggiano e lavorano per offrire a tutti i visitatori, dalle scuole ai pubblici più fragili, attività a distanza per avere la possibilità di fruire del Museo con nuove modalità.
- Angela Dini mentre progetta una presentazione delle attività a distanza dedicate agli anziani.
- Rosa Baviello mentre progetta una presentazione delle attività a distanza dedicate agli anziani.
Ricerche in laboratorio e sul campo
Nei nostri laboratori e sul campo, continuano, in sicurezza, le attività di studio e ricerca, le collaborazioni scientifiche, i progetti di salvaguardia della fauna selvatica, le attività di didattica universitaria.
- Marco A. L. Zuffi mentre esegue campionamenti per il censimento di tritoni presso la Lecciona (Parco di Migliarino, San Rossore, Massaciuccoli).
La Certosa: una struttura da tutelare e valorizzare
Valorizzare il Museo significa anche valorizzare i bellissimi spazi della Certosa in cui il Museo ha sede. Il personale del Museo si occupa quotidianamente dei progetti di restauro edilizio e conservativo delle esposizioni, delle aree adibite a uffici e degli spazi verdi. Grazie a nuovi progetti, in particolare, alcuni degli spazi verdi della Certosa a partire dalla prossima primavera saranno accessibili al pubblico.
- Barbara Billi mentre coordina i progetti di restauro dei locali ad uso ufficio.
- Massimo Del Grande mentre esegue il controllo del sistema antincendio.
- Silvia Sorbi mentre lavora all’allestimento del Giardino del Monte Pisano.
La comunicazione: il filo rosso tra Museo e pubblico
Trasversale a tutte le attività del Museo, l’ufficio comunicazione è l’interfaccia con il pubblico. La valorizzazione del Museo e delle sue attività passa dalla pianificazione editoriale del sito e dei canali social, alla redazione di comunicati, alla produzione di materiali grafici, fotografici e video, alla promozione, fino alla redazione degli articoli del blog “Il Diario del Museo”.
- Silvia Battaglini mentre realizza illustrazioni naturalistiche dedicate alla fauna dei nostri mari per un progetto didattico.
- Patrizia Scaglia mentre si occupa dell’aggiornamento dei canali di comunicazione del Museo.
L’amministrazione: la grande macchina che permette a tutto di andare avanti
Tutte le attività che abbiamo raccontato finora non sarebbero possibili senza la grande attività della segreteria amministrativa. Qui vengono coordinate le attività amministrative, finanziarie e contabili, vengono predisposti gli atti, i prospetti economici e finanziari e i procedimenti amministrativi.
- Graziella Cheli mentre coordina le attività della segreteria amministrativa.
- Adriana Zucconi mentre si occupa dell’attività amministrativa e contabile.
- Letizia Falconetti mentre si occupa dell’attività amministrativa e contabile.
- Lucia Lucherini mentre si occupa dell’attività amministrativa e contabile.
- Angelo Di Pede mentre predispone gli strumenti informatici per il personale del Museo.
La direzione: la testa del Museo
Se il Museo è un organismo vivente, la direzione è sicuramente la sua testa e al direttore spetta il compito di sviluppare le politiche culturali, definire gli obiettivi, gestire e coordinare tutte le attività del Museo.
Sia il direttore che il vicedirettore, oltre alla gestione del Museo portano avanti le attività di insegnamento universitario e di ricerca all’interno dell’Ateneo.
- Damiano Marchi, il direttore del Museo, mentre gestisce e coordina tutte le attività.
- Giovanni Bianucci, il vicedirettore del Museo, impegnato in uno studio comparativo di crani di cetacei fossili e attuali.
Quelle che vi abbiamo raccontato sono solo alcune delle attività che portiamo avanti tutti i giorni qui al Museo. Come vedete, continuiamo a lavorare per mantenere vivo il Museo e per potervi accogliere con alcune novità quando potremo finalmente riaprire le nostre porte!
P.S.
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