Cecchini cuore onlus

 

Defibrillatore.
Sei sillabe, otto consonanti. Una parola astrusa che suscita timore e confusione; la associamo a qualche complicata procedura medica che (per fortuna) non ci riguarda.

Niente di più sbagliato.
Un attacco cardiaco può colpire chiunque, anche un cuore apparentemente sano: il cuore di un giovane, di un atleta, persino di un bambino.

La buona notizia è che un defibrillatore al posto giusto e al momento giusto può salvare ogni anno decine di migliaia di vite, mentre l’ambulanza del 118 è ancora per strada a sirene spiegate.

Non occorre essere un medico per azionare un defibrillatore.
Incredibile a dirsi, un modello moderno è più semplice da usare della vostra lavastoviglie.
Una volta collegati gli elettrodi alla vittima dell’attacco, sarà il macchinario intelligente a prendere in mano la situazione, guidandovi in ogni step del soccorso, dal massaggio cardiaco (vi dirà a che ritmo e con quanta forza premere) all’eventuale somministrazione scossa elettrica, che deciderà autonomamente se e con quanta potenza effettuare.

Altro fatto interessante: il più costoso dei defibrillatori sul mercato costa meno di una lavastoviglie. Non gli occorre neppure un idraulico: ogni giorno effettua in automatico un back-up per accertarsi della propria completa funzionalità. E, anziché lavare i piatti, è in grado di salvare la vita di un amico, un parente, un collega o di un passante. Basta usarlo.

Mercoledì 25 gennaio il dottor Maurizio Cecchini ha tenuto gratuitamente un intervento al Museo di Storia Naturale per la Cecchini Cuore Onlus, che ormai da anni combatte una battaglia solitaria e coraggiosa per la consapevolezza dell’importanza di questo strumento e la sua diffusione nei luoghi pubblici, per le strade e nei condomini. Oltre a offrirci qualche nozione di primo soccorso e sfatare molti falsi miti sulla rianimazione (sapevate che la respirazione bocca a bocca è inutile, mentre il massaggio cardiaco, praticato tempestivamente al ritmo di cento “pulsazioni” al minuto, è fondamentale?!), il dottor Cecchini ci ha aperto gli occhi su quanto possa essere semplice, con l’uso di un apparecchio non più grande di una custodia per CD, contribuire a salvare una vita.
Grazie all’impegno della Cecchini Cuore Onlus, oggi sempre più scuole pisane sono dotate di un proprio defibrillatore.
Per ulteriori informazioni ed eventuali contributi, andate su http://www.cecchinicuore.org/.

Noi possiamo solo dire: grazie di cuore!