Due nuove specie di isopodi terrestri in Toscana.

Due nuove specie animali sono state scoperte in Toscana da Stefano Taiti, ricercatore del CNR e della sezione di zoologia “La Specola” del Museo di Storia Naturale di Firenze e da Giuseppe Montesanto del Museo di Storia Naturale dell’Università di Pisa.

Si tratta di due crostacei, isopodi terrestri, di pochi millimetri provenienti rispettivamente da una località nei pressi di Pontremoli (provincia di massa-Carrara) e dalla Garfagnana, vicino al paese di Coreglia Antelminelli (provincia di Lucca).

Le due specie presentano una caratteristica morfologica comune: nei maschi sono presenti organi specializzati nel riconoscimento sessuale tra individui della stessa specie. Queste strutture sono chiamate GPO (organi glandulopiliferi) e sono ancora poco note, ma si ipotizza che possano favorire la dispersione nell’ambiente di molecole coinvolte appunto nella comunicazione chimica, relativa al richiamo sessuale. Tali organi possono essere presenti in diverse aree del corpo. Al momento sono stati scoperti principalmente nella famiglia dei Trichoniscidae, la stessa a cui appartengono queste due nuove specie.

Una delle specie è stata dedicata al professor Ionel Grigore Tabacaru (Romania), che ha dedicato molti anni di attività di ricerca allo studio di questo  gruppo di isopodi e, in particolare, dei GPO. L’articolo è stato pubblicato sulla rivista dell’Emil Racovitza Institute of Speleology (primo istituto al mondo dedicato allo studio scientifico delle grotte), presso il quale il professor Tabacaru ha lavorato a lungo e ne è stato direttore per parecchi anni.
La Toscana si conferma un hotspot per la biodiversità: dopo le sette nuove specie di isopodi descritte dagli stessi autori nel 2018, queste ulteriori scoperte evidenziano come indagini più approfondite sul campo e in laboratorio possano portare alla luce buona parte della conoscenza dei nostri ambienti naturali e delle specie che in essi vivono di cui ancora siamo ignari.