La diversità degli isopodi terrestri della Certosa di Pisa a Calci.

Nel corso di un recente studio dal titolo “Diversity of terrestrial isopods from the Carthusian Monastery of Calci, Pisa, Italy (Crustacea, Isopoda, Oniscidea)” svolto presso la Certosa di Pisa a Calci, sede del Museo di Storia Naturale e pubblicato sugli Atti della Società Toscana di Scienze Naturali, è stata indagata per la prima volta la diversità degli isopodi terrestri presenti all’interno del complesso monumentale. La ricerca è stata condotta da Giuseppe Montesanto, zoologo del Museo, da due giovani ricercatori, Johnny Nardi e Alessandro Sergenti (laureati presso il Dipartimento di Biologia dell’Università di Pisa), e da Marco Dellacasa, responsabile della Sezione di Zoologia degli Invertebrati del Museo calcesano.

Questi crostacei, unici tra i loro simili ad aver conquistato stabilmente l’ambiente terrestre, svolgono un ruolo ecologico fondamentale nei suoli, contribuendo alla decomposizione della sostanza organica e fungendo da bioindicatori della qualità ambientale. La ricerca ha permesso di censire circa 400 individui appartenenti a 12 specie, alcune delle quali cosmopolite e associate ad ambienti antropizzati, altre tipiche di habitat naturali più umidi e diversificati. La notevole ricchezza specifica riscontrata, superiore a quella rilevata in altri contesti urbani, evidenzia il valore naturalistico dell’area.

Questa ricerca fornisce altresì una base rilevante per studi futuri sulla biodiversità locale e sulla fauna urbana e sub-urbana, fondamentale al giorno d’oggi per l’influenza dei cambiamenti climatici. I campioni raccolti sono oggi conservati in una nuova collezione carcinologica del Museo, arricchendo così il patrimonio scientifico e culturale dell’istituzione. Sono in corso d’opera altri studi ed attività divulgative sulle faune che vivono o transitano in un luogo storico e frequentato come la Certosa. Anche in aree non molto estese, la biodiversità celata può essere sorprendente.

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