Giardino del Museo
Il giardino è temporaneamente chiuso per lavori di manutenzione.
Il Giardino del Museo è situato in uno dei cortili interni della Certosa, di fianco alla Galleria storica del Museo ed è dedicato alle piante spontanee del Monte Pisano; è uno spazio accessibile a tutti, un luogo di relax per i visitatori e un punto di partenza per la conoscenza delle piante del nostro territorio.
Il giardino è attualmente aperto al pubblico, ma è ancora in fase di allestimento e sarà completato e inaugurato a maggio 2025, al termine del più ampio progetto “Riqualificazione degli spazi verdi e ripristino dei servizi ecosistemici della Certosa Monumentale di Pisa” di cui anch’esso è parte.
Il Giardino è formato da quattro aiuole e da una vasca centrale nelle quali sono stati ricreati i principali ambienti naturali del Monte Pisano.
La prima aiuola è dedicata alla gariga e alla macchia mediterranea su terreno calcareo con i principali arbusti aromatici che caratterizzano le garighe del Monte Pisano: l’euforbia spinosa, la santoreggia, l’elicriso italico, il mirto e il lentisco; e con il biancospino e le rose selvatiche, splendide specie rustiche di macchia. Un settore di questa aiuola è esclusivamente dedicato al giaggiolo tirrenico, elegante specie tipica della gariga, che fiorisce a inizio primavera.
La seconda aiuola è dedicata, nella parte soleggiata, al prato spontaneo con incluse specie erbacee quali il gladiolo dei campi, la cui presenza spontanea si è ridotta negli anni a causa dell’eccessiva lavorazione dei terreni e dell’uso di pesticidi; e, nella parte in ombra, al sottobosco con piante le cui fioriture si susseguono dalla fine dell’inverno con l’elleboro verde fino all’autunno con il ciclamino.
La terza aiuola è dedicata alla macchia mediterranea su terreno acido e include specie pirofite, cioè adattate agli incendi, quali i cisti, le eriche, la lavanda selvatica e i citisi.
La quarta aiuola è dedicata agli ambienti marginali con specie erbacee e arbustive rustiche in grado di colonizzare i bordi stradali e i vecchi ruderi, come l’alaterno, la ginestra comune e l’inula viscosa; e con l’euforbia arborea, relitto termofilo terziario, considerata una colonizzatrice di cave dismesse.
Nella vasca centrale è in fase di allestimento una sfagneta, ambiente umido d’importanza prioritaria per la comunità europea. L’ambiente sarà ricreato con le specie presenti nella sfagneta di Buti: gli sfagni, muschi relitti freddi quaternari, la drosera, piccola pianta carnivora, e la maestosa felce florida, la felce più grande d’Europa, relitto termofilo terziario.
Il Giardino è stato realizzato con la consulenza scientifica dell’Orto e Museo Botanico dell’Università di Pisa.
Si ringrazia l’Orto e Museo Botanico dell’Università di Pisa anche per l’incisione dei cartellini.
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