Matite colorate per l’inverno

Il colore soprattutto, forse ancor più del disegno, è una liberazione.
Paul Klee

All’inizio tutti partiamo da qualcosa: un fiore, una mela, un albero, un volto, un paesaggio.
E con molta probabilità da una matita.
Forse a scuola insieme agli altri, o in cucina annusando nell’aria il profumo del cibo che cuoce, oppure in un prato guardando il passaggio delle nuvole.
Da principio con esercizi elementari, come tracciare linee parallele e fare semplici prove con i colori.
Poi imparando che ci sono svariate tecniche e infinite gamme di matite. Fino a quando scopriamo che ci fanno compagnia scatole e barattoli pieni di matite sparsi sulla scrivania e piccoli contenitori che custodiscono mozziconi dai vari colori.

La matita colorata è la tecnica che abbiamo sperimentato sabato 13 gennaio, nel secondo dei quattro incontri dedicati all’illustrazione naturalistica, “Disegnare al Museo”.
Un incontro in cui, dopo una interessante introduzione di Marco Dellacasa sull’illustrazione scientifico-entomologica, le punte delle matite hanno iniziato a muoversi sulla carta lasciando la traccia di quello che l’occhio vedeva: una farfalla, un coleottero, un insetto foglia. Come se fosse lei, la matita colorata, a raccogliere linee, forme e colori. E a posarli sul foglio, secondo un ordine preciso: prima i colori chiari e i tocchi leggeri, poi i toni scuri e le campiture più sature, senza dimenticare la luce e il chiaro-scuro.

La matita è leggera, maneggevole, robusta, durevole, efficiente, pratica; e anche comprensiva, visto che perdona gli errori, se non pesanti, in quanto il segno leggero può essere talvolta cancellato. Può essere veloce e lenta, dinamica e posata.
Nell’illustrazione naturalistica è attenta, accompagna l’osservazione e la cura del dettaglio, costruisce rappresentazioni accurate, senza fretta.
Può essere un’esperienza privata e anche un’esperienza condivisa, come è accaduto in questo pomeriggio invernale. Un’esperienza personale e collettiva vissuta all’interno del Museo, che diventa anche luogo di incontro tra persone appassionate e curiose e reperti museali da illustrare.

 

S.B.

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