Un luogo sensazionale

Ai bambini appassionati di scienze, a quelli attratti dai minerali, dagli animali, dai luoghi sconosciuti, a chi è curioso, a chi ha voglia di leggerci.

Questa mattina sono stata al museo. Una volta entrata ho trovato la parte dedicata all’acquisto del biglietto, era tutto in ordine ma con poche luci.
Sono andata avanti e sono uscita nel cortile del museo, che si chiama cortile d’onore: non si può confondere con altri, è molto grande e ora è tutto verde con qualche fiorellino bianco e giallo e due o tre papaveri rossi che sbucano dal camminamento che affianca tutto l’edificio. Non c’era nessuno fuori, anzi no, scusate. Mi ha dato il benvenuto una bella rondine, andava velocissima, faceva tanti giri nel grande prato e come un aeroplano scendeva a bassa quota quasi a sfiorare l’erba e poi risaliva verso il cielo, e poi di nuovo giù! Mi è venuto in mente di girarmi a sinistra, volevo controllare che fosse rimasto al suo posto.. e per fortuna era proprio lì dove l’avevo lasciato, il nostro carnotauro! E’ rimasto lì a controllare tutto il nostro museo, si sarà divertito a veder scorrazzare gli uccellini, avrà visto le lucertole prendere il sole sul muretto accanto a lui, o le chiocciole arrampicarsi sui muri o migliaia e migliaia di insetti di passaggio o che risiedono stabili tra le mura della Certosa.

Illustrazione di Rebecca Giusti tratta da “Il museo delle meraviglie”

Anche gli orsi sono rimasti al loro posto, ma la nuova Sala a loro dedicata non è ancora pronta, quindi sono ora ospitati nella Sala degli anfibi e dei rettili insieme a rane, tartarughe, salamandre e camaleonti (almeno credo che ci sia almeno un camaleonte, non ne sono sicura, perché si mimetizza sempre e non capisco mai dov’è!).
Sono salita al piano superiore e ho dato uno sguardo a una delle vetrine dei mammiferi; ogni volta che mi affaccio rimango a bocca aperta davanti a tutti quelli animali provenienti da tutto il mondo! Se fai un passo hai la possibilità di spostarti da un animale all’altro e così da un continente ad un altro! Sono animali “naturalizzati”, così si dice, quindi non sono vivi e questo mi permette di soffermarmi per vedere tutti i loro particolari, dagli artigli della tigre, al pelo dell’orso bianco (sembrerebbe morbidissimo), la posizione del bradipo, insomma ognuno di loro è un essere unico, affascinante e inimitabile, come tutti noi. Ho guardato negli occhi il leone, è molto interessante avere la possibilità di guardare dritto negli occhi uno degli animali più affascinanti che esista. Ho proseguito la mia passeggiata nel lungo corridoio degli ungulati, quello con i cervi, renne, antilopi ecc., ho guardato a destra e sinistra come quando si attraversa la strada, con la stessa attenzione, cercando di non perdermi nessun esemplare… missione molto difficile! Abbiamo un’alce davvero davvero grande, più del leone!

Illustrazione di Rebecca Giusti tratta da “Il museo delle meraviglie”

Infine sono arrivata alla Galleria dei cetacei, i mammiferi che vivono nell’acqua, come delfini, orche e balene!
Qui al museo sono circondati dal verde del Monte Pisano, ma io mi immagino sempre di avvistarli in mezzo al mare! Che meraviglia! Mi piace confrontare a distanza la grandezza della mia mano con la pinna della balenottera o quella della megattera, o le loro vertebre sentendo le mie.. un confronto dove mi rendo conto della grandezza e magnificenza di questi animali.
Adesso è giunto il momento di tornare indietro, ma prima voglio fermarmi nella Galleria dei minerali, quelli di sicuro non si sono mossi! Ma voglio ancora una volta restare ad ammirare almeno qualche minuto tutti i loro colori: rosa, bianco, argento, ma anche blu, verde, rosso.. che brillano nelle loro vetrine.

Ora scusatemi ma devo proprio andare, abbiamo tante altre Sale ma il lavoro mi chiama, farò presto un’altra bella passeggiata. Intanto ci tenevo a portarvi con me in questo piccolo viaggio dentro il nostro museo e vi volevo rassicurare… finché non potrete venire a trovarci, faremo in modo di portarvi il museo a casa vostra! A presto!

Illustrazione di Rebecca Giusti tratta da “Il museo delle meraviglie”

L.C.