Collezione ittiologica
La collezione ittiologica del Museo è una delle più antiche presenti in Italia.
Il nucleo storico si deve a Sebastiano Richiardi, direttore del Museo dal 1871 al 1904, ed è stata poi estesa da Eugenio Ficalbi, successore di Richiardi.
La collezione comprende un numero limitato di esemplari naturalizzati, alcuni dei quali particolarmente importanti, ed una ricca collezione di esemplari in alcool e di preparati anatomici rappresentativi dei mari e delle acque dolci di tutto il mondo.
La collezione è stata poco studiata, se si eccettuano alcune pubblicazioni degli anni Venti del Novecento di Celso Borri e degli anni Settanta di Enrico Tortonese. La parte della collezione relativa agli Elasmobranchi, che consiste in un totale di circa 200 esemplari, è particolarmente importante sia dal punto di vista scientifico che didattico. Gli elasmobranchi naturalizzati e conservati in alcool sono stati studiati nel 2007 ed attualmente è in fase di studio la collezione di anatomia comparata.