“Campi Flegrei: storia eruttiva, stato attuale e implicazioni di rischio”

Venerdì 31 gennaio 2020, alle ore 16.30, il Museo ospiterà il secondo incontro del ciclo organizzato in occasione della mostra “Vulcani. Il fuoco della Terra”:

Marco Pistolesi (Dipartimento di Scienze della Terra, Università di Pisa) e Augusto Neri (INGV, sezione di Pisa)

“Campi Flegrei: storia eruttiva, stato attuale e implicazioni di rischio”

I Campi Flegrei sono una vasta area di origine vulcanica situata a nord-ovest della città di Napoli e centrata nel golfo di Pozzuoli, a pochi chilometri a ovest del Vesuvio. Al contrario di quest’ultimo o dei tipici stratovulcani dalla forma di cono troncato, il vulcano flegreo è una caldera, ovvero una vasta depressione di circa 12 km di diametro, costellata da decine di crateri. La storia geologica della caldera è stata dominata da almeno due grandi eventi eruttivi (ignimbriti): l’eruzione dell’Ignimbrite Campana (avvenuta circa 39.000 anni fa) e l’eruzione del Tufo Giallo Napoletano (avvenuta 15.000 anni fa). Nel periodo successivo al Tufo Giallo Napoletano si sono verificate oltre 70 eruzioni minori e attualmente si contano almeno 24 edifici vulcanici e numerosi crateri, alcuni dei quali sotto il livello del mare. L’ultima eruzione, denominata Monte Nuovo, si è verificata nel 1538 e da allora l’attività ai Campi Flegrei è stata caratterizzata da fenomeni di continuo innalzamento e abbassamento del suolo (bradisismi), modesta attività sismica, attività fumarolica ed idrotermale più o meno intensa, tutte variazioni che testimoniano come il sistema sia ancora attivo. Sulla base della storia eruttiva e dei dati di monitoraggio disponibili, è stato possibile delineare le aree maggiormente esposte alle diverse fenomenologie pericolose, permettendo alle autorità di protezione civile di definire un Piano Nazionale di Emergenza. La storia eruttiva e lo stato attuale del sistema, insieme all’enorme esposizione del territorio (oltre 400.000 persone vivono all’interno della caldera) rendono i Campi Flegrei una delle aree vulcaniche a più alto rischio al mondo.

Dopo l’incontro sarà possibile visitare liberamente l’esposizione temporanea “Vulcani. Il fuoco della Terra”.

L’incontro è a ingresso gratuito.

Vi aspettiamo!

 

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