Il Museo ospita nei suoi spazi verdi tre incontri dedicati all’antica Arte della Falconeria a cura dei Falconieri del Granducato di Toscana:
domenica 9 aprile, ore 16,00 (l’evento previsto per il 2 aprile è stato rimandato al 9 aprile a causa delle condizioni metereologiche)
martedì 25 aprile, ore 16,00
domenica 21 maggio, ore 17,00 (l’evento previsto per il 14 maggio è stato rimandato al 21 maggio)
Sarà possibile assistere a una dimostrazione di volo libero di rapaci quali poiane, falchi e gufi, e si potranno ammirare da vicino specie come il gufo reale il barbagianni. I più piccoli potranno inoltre provare l’emozione di indossare il guanto da falconiere e fare una prova di volo.
La dimostrazione permetterà agli ospiti di conoscere l’antica Arte della Falconeria e di scoprire i segreti alla base dell’addestramento, fondato su un delicato rapporto di fiducia e amicizia tra uomo e animale. Requisito fondamentale di questo rapporto è il rispetto dell’animale, fondato su una accurata conoscenza delle sue esigenze: è così possibile interagire con degli uccelli che sono emblematicamente le più selvatiche e schive fra le creature del pianeta.
Gli appuntamenti saranno 3: il primo domenica 2 aprile alle ore 16:00, il secondo martedì 25 aprile alle ore 16:00, il terzo domenica 14 maggio alle ore 17:00.
Il costo della partecipazione è di 5 euro a persona, gratuito per i bambini fino a 6 anni.
Per ulteriori informazioni sui Falconieri del Granducato di Toscana: http://www.falconieritoscani.it/

Comunicato del direttore del Museo relativo all’evento “L’Arte della Falconeria”:
Il Museo di Storia Naturale ha sempre fatto proprio l’impegno di diffondere le conoscenze riguardanti la natura, e in particolar modo gli animali. Nostra ferma convinzione è che solo il sapere, e non l’ignorare, possa portare alla sensibilizzazione nei confronti di ogni essere vivente, nel rispetto della sua diversità e delle sue caratteristiche uniche.
Anni di esperienza ci hanno insegnato che è più formativo l’incontro con un animale vivo e confidente, o anche solo la sua vista, dello studio accademico, della visione di documentari o delle lezioni frontali, per quanto accompagnate da immagini.
In questo spirito abbiamo inaugurato il nuovo acquario di acqua dolce, e nello stesso spirito abbiamo ritenuto che fosse significativo anche un “contatto” dal vivo anche con i rapaci (non dimentichiamo che la falconeria è stata riconosciuta patrimonio dell’umanità dall’Unesco nel 2013).
Per consentire ciò non ci siamo rivolti al primo venuto, ma a una delle associazioni più virtuose e rispettate d’Italia: il presidente dei Falconieri del Granducato di Toscana, Fabio Bonciolioni, infatti, e anche segretario nazionale dei Falconieri Professionisti (SIPAF – Federfauna). Si tratta di un sindacato che, sin dalla sua fondazione, si è distinto per la strenua lotta contro il bracconaggio in qualsiasi forma; combatte, in particolare, il prelievo di pulli in natura, ed ha un ferreo regolamento interno sulla detenzione dei rapaci al quale tutti gli associati devono attenersi, pena l’esclusione.
Ad aprire la dimostrazione, infatti, sarà un discorso su come il bracconaggio di pulli possa mettere in pericolo le specie.
Con nostro dispiacere l’iniziativa ha suscitato perplessità in ambienti che hanno a cuore la protezione degli uccelli. Tuttavia, essendo da sempre la tutela del patrimonio ambientale una delle nostre priorità, apprezziamo ogni genere di sforzo e di iniziativa in sua difesa e siamo assolutamente aperti al dialogo riguardo a queste questioni, senza dubbio complesse.
Per questa ragione, il Museo si farà promotore dell’organizzazione di un’iniziativa pubblica per dar voce a tutte le opinioni e gli approcci, incluse le obiezioni riscontrate in questi giorni. L’evento avrà luogo in data da definirsi: saranno invitate a presenziare associazioni di falconeria, associazioni ambientali e protezionistiche, enti di tutela della normativa corrente (carabinieri forestali, servizi CITES, …), etc.. Speriamo che l’incontro sia occasione per confrontarsi in maniera chiara e serena, su basi scientifiche, riguardo la pratica della falconeria.
Ovviamente, il Museo è fermamente contrario al bracconaggio così come ad ogni altra forma di sfruttamento animale: la decisione di ospitare questa dimostrazione a scopo didattico non vuole rappresentare in alcun modo l’avallo di atteggiamenti lesivi nei confronti degli animali, atteggiamenti che il Museo ripudia nella maniera più assoluta.
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