Maoni, tafoni e altro: gli antichi paesaggi dei nostri monti
Nel corso dell’ultimo milione di anni l’asse della Terra ha continuato a cambiare inclinazione rispetto al suo piano di rotazione intorno al Sole. Ma anche la traiettoria della rotazione della Terra ha subito cambiamenti continui: ora più circolare, ora più ellittica. Così il nostro emisfero è diventato in certi periodi più caldo e in altro più freddo, alternando climi di tipo tropicale a climi glaciali. Nei periodi in cui la temperatura raggiungeva i minimi, un’enorme quantità d’acqua veniva immagazzinata in forma di ghiaccio sui continenti, con conseguente abbassamento del livello del mare e allargamento delle terre emerse. L’opposto avveniva nei periodi caldi interglaciali. Allo stesso modo, ovviamente, anche la fauna si modificava adattandosi ai cambiamenti climatici.
Di queste rivoluzionarie trasformazioni è rimasta traccia anche a un passo da noi, sui Monti Pisani che ci sono tanto familiari. Già nel 1700 alcune testimonianze in merito erano state riportare da Giovanni Targioni-Tozzetti nel corso di un viaggio fatto per conto del Granduca di Lorena per saggiare le risorse del territorio toscano. Targioni Tozzetti giunse a Buti martedì 10 Ottobre 1777 e da lì intraprese un percorso attraverso i Monti Pisani, che illustrò diffusamente nei suoi scritti. Le spiegazioni che diede riguardo allo straordinario aspetto del panorama che si trovò davanti sono superate nella scienza moderna, ma la descrizione che ce ne ha lasciato è accurata e tutt’oggi valida e affascinante.
Di questo e dei segreti della storia dei Monti Pisani ci parleranno il prof. Marco Tongiorgi (Curatore Onorario del Museo di Storia Naturale dell’Università di Pisa) e il Dott. PhD Simone Farina (Museo di Storia Naturale dell’Università di Pisa), venerdì 16 Gennaio 2015 alle15:30, nella Sala Consiliare del Comune di Calci.
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