Progetto Life URCA PROEMYS
Il Museo di Storia Naturale dell’Università di Pisa è partner del LIFE URCA PROEMYS, un progetto di conservazione della testuggine palustre Emys orbicularis in Italia e Slovenia.
Il progetto, coordinato da WWF Italia, vede tra i partner beneficiari le Università di Pisa, Firenze, Modena e Reggio Emilia, Costa Edutainment/Acquario di Genova, il Centro Studi Bionaturalistici Srl, il Parco Lombardo Valle del Ticino, l’Ente di gestione per i Parchi e la Biodiversità Emilia Centrale, oltre ai due partner sloveni: Soline Pridelava Soli d.o.o e Javni Zavod Krajinski Park Ljubljansko Barje.
Il progetto ha l’obiettivo di migliorare lo stato di conservazione della testuggine palustre Emys orbicularis autoctona in Italia e Slovenia, mantenendo la diversità genetica delle popolazioni esistenti.
Emys orbicularis è una delle specie di testuggini più diffuse nell’Europa meridionale e centrale, nell’Asia occidentale e nel nord Africa. Il suo habitat è costituito da ambienti umidi come stagni, laghi, fiumi e paludi.
La sopravvivenza di questa specie è minacciata dall’alterazione, la frammentazione e la distruzione degli habitat naturali, la presenza di specie di testuggini palustri aliene, il disturbo e la predazione di uova e giovani individui, la perdita di identità genetica delle popolazioni nei vari territori e, ad oggi, l’assenza di piani e di un forte coordinamento delle azioni per la sua conservazione.
Il progetto prevede le seguenti azioni, per migliorare il suo stato di conservazione:
• la redazione di un Piano di Gestione Integrato, che garantisca una gestione corretta di questa specie in tutti i territori in cui è presente.
• il controllo delle specie aliene invasive in 39 siti Natura 2000, attraverso la cattura degli esemplari e il loro affidamento a centri di accoglienza specializzati.
• il ripristino dell’habitat in almeno 30 siti selezionati, per una superficie complessiva di 9 ettari, comprendenti diversi tipi di zone umide, paludi, zone fluviali, dune boscose o costiere, pianure alluvionali, nelle due nazioni coinvolte.
• il ripopolamento in natura in almeno 13 siti oggetto di intervento, grazie alle attività di riproduzione in ambiente controllato di 7 centri di riproduzione, che verranno opportunamente potenziati.
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