Record di visitatori al Museo di Storia Naturale
50.000 individui. Tanti quanti quelli che il 20 settembre 1870 marciarono attraverso la breccia di Porta Pia in occasione della presa di Roma. Metà dell’esercito con il quale Serse cercò di forzare il passo delle Termopili. Il numero medio di persone intervistate per costituire un campione statistico attendibile.
50.000. In lettere, cinquantamila. Più di metà degli abitanti di una città come Pisa, ma non tutti pisani. Molti vengono dal contado, altri dal resto d’Italia; non mancano gli stranieri. Quello che sappiamo per certo è che ormai 50.000.
Questo il numero dei biglietti che il Museo di Storia Naturale dell’Università di Pisa ha staccato quest’anno. Un risultato ancor più sorprendente, se consideriamo che in precedenza i visitatori erano stati circa 30.000 ogni anno. Questo, grazie alle numerose iniziative per promuovere il Museo a livello capillare sul territorio, all’impiego dei social network e all’insostituibile apporto dei giornali, ma soprattutto grazie all’impegno dei dipendenti e degli operatori che hanno contribuito con le loro idee, le loro risorse e la loro professionalità a far sì che un patrimonio storico, artistico-architettonico e scientifico più unico che raro fosse finalmente noto e valorizzato come meritava. Era tempo che un luogo tanto ricco di passato tornasse ad essere protagonista nel presente, tornando ad assumere su di sé il ruolo di centro di aggregazione e diffusione culturale che gli era appartenuto nei secoli.
La cifra tonda è arrivata nella giornata di domenica 7 dicembre, quando è stato inaugurato il presepe storico animato Meucci. Oltre trenta metri quadri di figure realizzate artigianalmente alla metà del secolo scorso, che hanno ripreso vita come per magia alle 17:30 per la meraviglia di grandi e piccini. Di mille grandi e piccini, per la precisione. Un traguardo storico, ancor più sorprendente se si considera che, per facilitarne la fruibilità, un nucleo del Presepe era stato allestito anche altrove, presso il Centro dei Borghi, unitamente a un diorama, con il titolo di “Natale nel Bosco”. E un’accanita filatrice e un infaticabile spaccalegna facevano da comparse allo stand temporaneo del Museo allestito presso il centro commerciale Ipercoop di Navacchio. Insomma, ce n’è d’avanzo.
Il merito ovviamente non va solo al presepe, ma anche alle esposizioni permanenti, tra cui la galleria dei cetacei più importante d’Italia, e a quelle temporanee (attualmente, la mostra “Squali, predatori perfetti” con oltre trenta riproduzioni di esemplari a grandezza naturale e la mostra fotografica “Vulcani: fascino e minaccia”, con le spettacolari immagini scattate da un team di scienziati in occasione di autentiche eruzioni). Non è un caso se su TripAdvisor le quotazioni del museo sono eccellenti: i 50.000 sono entrati curiosi, e usciti soddisfatti, interessati, incantanti.
Da parte nostra, noi siamo contenti: ma non ci accontentiamo. Se quest’anno abbiamo quasi raddoppiato le visite, il prossimo, chissà…?