Benvenuti ragazzi! Un Servizio Civile che arricchisce il Museo
Il 24 novembre 2021 otto giovani hanno iniziato la loro esperienza di Servizio Civile al Museo di Storia Naturale dell’Università di Pisa. Un’esperienza che durerà 12 mesi e permetterà ai ragazzi di conoscere la complessa realtà museale apportando il loro contributo con una bella ventata di aria fresca.
Arrivano con il proprio bagaglio di esperienze, tante storie diverse che si incontrano in un luogo altrettanto ricco di storia… e di storie. Alessia la vede come un’opportunità per avvicinarsi il più possibile a ciò che le piacerebbe fare “da grande”, mentre per Diletta è un’occasione per comprendere com’è lavorare nell’ambito museale.
Silvia ci racconta che ha scelto il Museo di Storia Naturale perché fa parte dei suoi ricordi d’infanzia, un luogo del cuore dove è tornata più volte. Scendendo nel laboratorio troviamo Alice con uno spazzolino in mano e una soluzione alcolica di fianco, mentre ricostruisce lo scheletro di una puzzola – ci spiega – di inizio ‘900, entusiasta di mettere al servizio del Museo la propria professionalità.
Il Servizio Civile è un’opportunità per indirizzarsi professionalmente ma anche per coltivare rapporti umani e crescere come persone. “L’ultimo anno e mezzo all’Università mi sono occupata di comunicazione per i musei” dice Marica, “ho pensato di cogliere questa opportunità anche per capire se questa può essere davvero la mia strada, prima di prendere un percorso più specializzante”. Miriana, che dopo la pandemia cercava qualcosa di nuovo, la vede come un’opportunità per uscire dalla comfort zone, buttarsi in qualcosa di diverso che possa arricchire soprattutto dal punto di vista umano. Ci parla di crescita personale anche Alfredo che, confessando di essere un tipo solitario, è contento di poter lavorare in gruppo e la prende come una sfida personale. Roberta, laureanda di archeologia, sogna una realtà museale inclusiva utile per creare reti sociali.
Ci colpisce in particolare una sua riflessione: “Se vogliamo andare avanti nel futuro dobbiamo sapere cosa c’è nel passato. Mi piacerebbe esserne l’intermediaria.” Abbiamo parlato con loro di sogni, di opportunità, di crescita. Ci auguriamo che finalmente questi giovani potranno avere l’occasione per farsi ascoltare, esprimere il proprio potenziale e apportare il loro prezioso contributo.
Buona fortuna!
D.B. & A.M.
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