Dorudon, un terribile animale dai denti a punta di lancia
Un nuovo personaggio è arrivato ad arricchire la Sala degli archeoceti: è Dorudon atrox, il cui nome significa “terribile [animale] dai denti a [punta di] lancia”. Era, infatti, un predatore e si nutriva di pesci e molluschi.
Dorudon è un antenato di delfini e balene vissuto fra 41 e 34 milioni di anni fa (Eocene superiore) lungo le coste della Tetide, l’antico oceano che a quel tempo si estendeva fra nord Africa e Asia, e i suoi resti fossili sono stati ritrovati soprattutto in Egitto.
Con i suoi 5 metri di lunghezza e un paio di tonnellate di peso, Dorudon atrox era fra i più piccoli della sua famiglia, quella dei Basilosauridae, che vantava giganti lunghi fino a 18 metri. Nonostante il loro nome possa far pensare alle lucertole, i basilosauridi erano mammiferi e probabilmente i più antichi archeoceti ad essersi adattati ad una vita completamente acquatica.
La ricostruzione a grandezza naturale del Dorudon trova il suo posto dopo i modelli di Indohyus, Pakicetus e Ambulocetus nella sequenza di trasformazioni che spiegano l’evoluzione di delfini e balene a partire da piccoli mammiferi terrestri.
Rispetto a questi suoi precursori, Dorudon atrox è certamente più simile ai cetacei di oggi: non è coperto di pelo, ha gli arti anteriori trasformati in pinne, una silhouette idrodinamica e una pinna caudale che preannuncia quella di delfini e balene. Mantiene però anche dei caratteri ancestrali: i denti diversificati in incisivi, canini, premolari e molari, la posizione delle narici “a metà strada” fra la punta del muso e la sommità del cranio e soprattutto gli arti posteriori, ancora presenti anche se ridotti a piccole zampe non più funzionali.
C.S.
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.