Eleganti, pacifici e timidi: i nuovi ospiti del nostro acquario
Situata nelle antiche cantine trecentesche, la Galleria degli acquari è senza dubbio la più dinamica del Museo; essa è in costante cambiamento, allo scopo di fornire un’esperienza indimenticabile ai visitatori, ma anche per soddisfare le esigenze dei suoi vari residenti.
Lunedì scorso è stato il turno della vasca delle carpe Koi, pulita e arredata in modo da mettere in risalto gli splendidi colori delle carpe ornamentali; e giovedì l’acquario di acqua dolce più grande d’Italia si è arricchito con l’arrivo di un gruppo di dieci Discus (Symphysodon aequifasciatus).
Questi pesci di dimensioni medio-piccole (possono raggiungere una lunghezza di circa quattordici centimetri) hanno origine dalle acque del bacino Amazzonico in America Meridionale, ed appartengono alla famiglia dei Ciclidi, come i Pesci Angelo con cui condividono la vasca e molte altre specie esposte nella galleria (Tropheus, Tilapia e Oscar).
La forma alta, tondeggiante e compressa lateralmente da cui deriva il nome comune della specie è un adattamento per muoversi attraverso le foglie di piante acquatiche e le radici sommerse nelle acque lente del loro habitat naturale.
Singolare è la biologia riproduttiva dei Discus; gli adulti non solo proteggono le uova e i piccoli finché non sono grandi abbastanza da prendersi cura di se stessi, ma si occupano anche di nutrirli nelle loro prime settimane di vita tramite una secrezione dell’epidermide.
Al loro arrivo i nostri Discus erano pallidi, stressati dal viaggio, ma si sono ambientati in fretta e hanno già riacquistato i loro colori sgargianti.
Potete ammirarli mentre si spostano nella vasca con un’eleganza che pochi pesci d’acqua dolce possiedono, e se siete fortunati potreste assistere al momento del pasto (la loro dieta è composta principalmente da invertebrati acquatici, proprio come in natura). Ma fate attenzione a non colpire il vetro o fare qualsiasi cosa che potrebbe spaventarli, i Discus sono pesci pacifici e timidi e potrebbero correre a nascondersi in un riparo, celando la loro bellezza ai vostri occhi.
M. L.
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