“Ritratti nell’Orto”, incontri di illustrazione scientifico-botanica

“If you paint a leaf, you can paint the world”
(J. Ruskin)

“Ritratti nell’Orto”, il progetto organizzato e curato dal Museo Botanico e dal Museo di Storia Naturale dell’Università di Pisa, ha appena terminato anche questo anno di attività (se hai voglia, qui puoi vedere il video).

Iniziato come una “scuola di illustrazione botanica dal vero” nell’ottobre del 2010, è oggi un progetto sviluppato in armonia con le finalità di entrambe le strutture museali, come ad esempio lo svolgimento di attività di ricerca e didattica nelle scienze biologiche e la promozione della cultura naturalistica.
Il progetto desidera dare un contributo alla riscoperta di un genere artistico che affonda le sue radici nel passato. Basti ricordare che nel 1591 il granduca di Toscana Ferdinando I de’ Medici istituì nell’Orto, assieme alla Galleria, uno Studio di pittura dove l’artista eseguiva dal vero illustrazioni naturalistiche per uso didattico. E che il prefetto Michelangelo Tilli – e come lui altri – prestò molta attenzione nel “far dipingere le piante al tempo della fioritura, affinché se qualcuna fosse perita, ne potesse rimanere qualche chiara idea ai posteri”.

Come ricorda Floraviva (associazione italiana pittori botanici), “l’illustrazione botanica risponde a regole ben precise: le piante devono essere ritratte dal vero, in grandezza naturale, in modo scientifico, con tutti i dettagli che rendano il soggetto riconoscibile e identificabile al primo colpo d’occhio. Anche se eseguita ad vivum, un’opera non è però mai una copia. Ciò è reso impossibile dalla disparità che intercorre tra i tempi vitali delle piante e i tempi di lavoro del pittore: un fiore può durare un giorno (mutando forma e colore di momento in momento), mentre il suo ritratto può richiedere un mese. A questo lavoro lento e meditato il pittore poi, per quanto gli consentono la sua sensibilità artistica, cultura e abilità tecnica, dovrà aggiungere il “soffio vitale”. Solo così un foglio di carta, qualche goccia d’acqua e un microgrammo di pigmenti potranno essere trasformati in un’opera in grado di indurre a riflessioni sulla bellezza e infinita sapienza della Natura.”

Seguendo questa filosofia, i partecipanti agli incontri, giovani e meno giovani, studenti e pensionati, uomini e donne, esperti in disegno e assoluti principianti, hanno trovato ognuno il proprio spazio e il proprio modo di esprimersi attraverso questa arte che unisce l’amore per la natura e la passione per l’illustrazione.
Sotto la guida attenta e precisa di Silvana Rava, “Ritratti nell’Orto” è diventato parte di quei tanti piccoli grandi passi che si stanno muovendo in Italia e nel mondo. Passi legati al disegno manuale, artistico e scientifico insieme, visto come un incontro profondo tra naturalista e illustratore, un legame indissolubile di osservazione, studio, ricerca ed esercizio che unisce Arte e Scienza ieri come oggi.

S.B.

 

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