Dormire al Museo tra musica e balene
È una sera estiva, una di quelle calde, accompagnate dal frinire dei grilli che risvegliano la campagna calcesana. Il Museo chiude i suoi portoni, come ogni sera: le luci si spengono, i versi degli animali vengono disattivati e le sale vanno a dormire con la tranquillità delle buone abitudini. Ma questa sera è diversa: i portoni si riaprono alle 21 per accogliere un gruppo di visitatori che trascorrerà una notte speciale al Museo.
Il 20 luglio 2024 si è svolta la prima edizione di “Notte di luna, sogni e balene”, un evento all’insegna di storie, musica e scienza. Con i partecipanti, muniti di lanterne e cuscini, abbiamo percorso le suggestive sale del Museo in veste notturna. La prima tappa ci ha condotti nell’Isola delle ombre, una storia illustrata che ha come protagonisti le anime degli animali estinti, narrata nella straordinaria cornice della Wunderkammer, con le note del charango di Antonio Giacò in sottofondo.
La seconda tappa ci ha portati in un viaggio intorno al mondo, tra gli ambienti più minacciati e affascinanti del Pianeta, guidati da una storia raccontata con il Kamishibai, un teatrino giapponese in legno. Il tutto accompagnato dagli ambienti sonori creati appositamente da Michele Mele con tastiera e sintetizzatore.
Ancora immersi nei luoghi lontani visitati con l’immaginazione, ci siamo diretti, sempre al lume delle fidate lanterne, verso la Galleria dei cetacei. Un suono squillante proveniva dal fondo della galleria: lì, incorniciato dalle coste della balenottera azzurra, Antonio Giacò ci ha presentato il charango e il ronroco, due strumenti della tradizione sudamericana un tempo costruiti a partire da armadilli, pratica fortunatamente ormai vietata. Tra le sonorità del Huayno e del Bailecito, abbiamo intrapreso l’ultimo viaggio, accompagnati dalla luna piena che spuntava dietro la Verruca, illuminando il frutteto del Museo.
Alla fine, abbiamo steso materassini e sacchi a pelo nella Galleria dei cetacei e, cullati dalle melodie e dai versi delle civette di passaggio, ci siamo addormentati sotto lo sguardo imponente delle balene. Al mattino, i primi raggi di sole filtravano dalle vetrate, svegliandoci dolcemente. Gustando una buona colazione abbiamo condiviso racconti e impressioni di questa notte trascorsa tra luna, sogni e balene, con la mente già proiettata verso una seconda edizione.
F.G.
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