Il mistero del gatto alato
Dopo l’uscita dell’articolo sulla Galleria dei cetacei, sono stati in molti a chiederci notizie del fantomatico “gatto con le ali di Pontasserchio” citato nella lettera dell’anonimo.
Di che genere di animale si trattava?
Che cosa avrà mai potuto essere?
Noi stessi non facevamo che domandarcelo, chiedendoci se per caso si trattasse di qualche stravagante specie animale esotica, magari importata illegalmente, e poi erroneamente scambiata per un “gatto” con delle “ali”.
Ebbene, il caso ha voluto che proprio nei giorni scorsi il cartellino isolato del gatto con le ali capitasse tra le mani del responsabile della nostra collezione vertebrati, che ha subito provveduto a segnalare il ritrovamento.
Dell’esemplare in sé, purtroppo, al momento non c’è traccia, ma almeno sappiamo che cosa era esattamente: “Felis catus” recita il cartellino “il così detto Gatto con le Ali del Ponte a Serchio. Gatto comune con masse di pelo infeltrite sui fianchi”. Erano dunque queste le “ali” che rendevano il gatto, altrimenti un comune Felis catus, così speciale (anche se certamente non gli permettevano di volare!).
La domanda che segue ovviamente è: queste formazioni di pelo infeltrito si erano prodotte mentre l’esemplare era ancora in vita, o dopo la sua tassidermizzazione? Purtroppo non abbiamo ancora una risposta a questa domanda, ma forse l’avremo una volta ritrovato il reperto. Le ricerche continuano!
Vi terremo aggiornati sui prossimi sviluppi del mistero del gatto alato!
L.B.
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