Diario del museo
Oltre la soglia di una Certosa del Trecento, ti aspetti… Ragnatele? Un religioso, ancestrale silenzio? Gli spettri assorti dei certosini? Certo NON ti aspetti l’istante sospeso nel tempo di una caccia al cinghiale, la creatura ferita che lotta con i cani; non ti aspetti esemplari rarissimi di specie estinte miracolosamente conservati, né gli scheletri colossali delle balene.
Il Museo di Storia Naturale dell’Università di Pisa è così, una contraddizione vivente, una sovrapposizione di epoche e di bellezze dove alcuni tra gli esemplari tassidermizzati più antichi al mondo popolano i corridoi affrescati, dove la collezione di cetacei più completa d’Italia si staglia su un portico a vetrate affacciato sul Monte Pisano, dove nelle cantine trecentesche, su quelli che erano i supporti dei tini, troneggiano le vasche dell’acquario d’acqua dolce più grande del Paese. È un luogo dove, passeggiando nell’incantevole Corte d’Onore, puoi sentire il ruggito di un dinosauro; dove mentre osservi uno dei pochi esemplari rimasti al mondo di alca impenne, puoi vedere uno dei gatti della colonia che scivola oltre il vetro di una finestra.
Ma il Museo è anche un mondo sommerso invisibile agli occhi del visitatore. Un mondo fatto di storie, di oggetti, di persone. I magazzini del Museo ospitano reperti che per motivi di spazio o di conservazione non possono essere esposti, eppure raccontano storie uniche e originali. Intorno ai reperti ruota tutta la vita del Museo e delle persone che tutti i giorni si impegnano per studiarli, conservarli, restaurarli, esporli, raccontarli. Questo blog è una finestra aperta sulla vita del Museo, un modo per farvi entrare dietro le quinte a curiosare un po’, per condividere con voi aneddoti, curiosità e imprevisti di un posto vivo e meraviglioso, dove ogni giorno è diverso dall’altro.
MONTE PISANO: bambini in azione
Tema caro ai bambini e alle famiglie quello del Monte Pisano! La settimana dei campi estivi al Museo dal titolo "Tutti insieme per la rinascita del Monte" ha registrato il tutto esaurito. L’obiettivo è stato quello di sensibilizzare i bambini alla protezione e alla salvaguardia della natura ed alle problematiche legate, sul nostro territorio, all’incendio del 2018 e, a livello globale, agli incendi sempre più diffusi che hanno devastato solo quest’anno Amazzonia, Siberia e Canarie.
Dinosauri antichi e moderni
Da giovedì 18 luglio il Museo ha una nuova esposizione: quella dedicata all’Evoluzione degli Uccelli. La nuova sala si trova al piano terra in continuità con gli spazi dedicati ai dinosauri e la scelta non è stata casuale: gli uccelli, infatti, altro non sono che quel gruppo privilegiato di dinosauri i cui antenati sono sopravvissuti alla grande estinzione della fine dell’Era Mesozoica.
Palla a tutto tondo
L’acquario del Museo è dedicato interamente ai pesci d’acqua dolce; non sono dunque presenti specie che vivono in mari e oceani. Esiste tuttavia un gruppo di pesci che confonde spesso i nostri visitatori, in quanto sono solitamente associati ad ambienti marini come le barriere coralline; stiamo parlando dei pesci palla.
Un progetto per coinvolgere i visitatori al Museo
Il giorno 18 giugno 2019 si è svolto il workshop dal titolo: “Valutazione e partecipazione dei visitatori nei Musei” organizzato dal Museo di Storia Naturale in collaborazione con il Sistema Museale di Ateneo dell’Università di Pisa e l’Università Autonoma di Madrid. Questa giornata, infatti, è stata il risultato di un lungo percorso intrapreso dal Museo sull’ampio tema dell’Audience Development (sviluppo del pubblico) e che ha portato a una serie di collaborazioni anche sul piano internazionale.
Nuovo reperto al Museo: un mastodonte di tre milioni di anni
I resti di un mastodonte di tre milioni di anni fa tornano a rivivere presso gli spazi espositivi del Museo dopo diciotto anni dal loro ritrovamento. Si tratta di alcune ossa (bacino, femore e una costa) di un mastodonte adulto risalente al Pliocene, ritrovato nel 2001 all’interno di una cava, a sud-est dell'abitato di Ponte a Elsa (FI).
L’incredibile viaggio delle Anguille
Una delle novità recenti della galleria degli acquari è la vasca dedicata agli Anguilliformi, in cui sono ospitate quattro anguille.La specie esposta è la comune Anguilla Europea (Anguilla anguilla), presente anche nelle nostre acque. Non la murena e neppure la famigerata anguilla elettrica del Sud America, come creduto talvolta dai visitatori.Lunga in media sui sessanta centimetri, l’anguilla è un predatore notturno, che rimane nascosto durante le ore di luce in un anfratto roccioso, sotto un riparo o sepolta nel fondale e che con il calare delle tenebre esce allo scoperto in cerca di invertebrati acquatici e pesci, sia vivi che morti.
L’impresa della realizzazione della nuova Galleria dei primati!
Si inaugura oggi la nuova Galleria dei primati e diciamocelo... l’impresa non è stata delle più semplici.Ci siamo resi conto da subito che era necessaria un grande inventiva per poter realizzare il progetto in un’ambientazione così particolare come la Certosa.I materiali usati sono i più disparati: cilindri di polistirolo per la ricostruzione di alberi, blocchi di polistirolo per ricostruire fedelmente delle pietre e resine per ricreare l’effetto acqua dei laghetti, ma anche dei tubi corrugati per realizzare gli alberi!
Aprile, dolce fiorire
Gli alberi del nostro frutteto sono in fiore e sono arrivati a far loro compagnia ben venti nuovi alberelli di varietà locali: fichi, peschi, susini, peri, ciliegi e meli.Mentre le radici dei nuovi alberelli si fanno spazio nel fertile terreno della Certosa, piccole piante di uva fragola stanno crescendo in un giardino interno e si preparano ad attorcigliarsi per ricostituire le antiche pergole.In alto, oltre il frutteto, un caldo terreno è in attesa di una moltitudine di piante officinali e di fiori di campo e, a fianco della Galleria storica, le quattro aiuole rialzate si stanno preparando ad accogliere erbe e arbusti della flora spontanea del Monte Pisano.
Perdersi o non perdersi?
Giornate di sole, luminose, tiepide. Mentre nell'aria sta arrivando il profumo della primavera, il Museo si presenta ai visitatori con un gesto di accoglienza in più: la nuova segnaletica che accompagna il visitatore in ogni suo spazio, dalle esposizioni permanenti alle mostre temporanee e all'acquario. Un gesto che mette il visitatore al centro e che cerca di rafforzare quel legame che lo tiene unito al Museo e al suo patrimonio culturale.